Nel corso del 2023, sono stati eseguiti 40 controlli su pescherecci in fase di sbarco e 60 su ristoranti che offrono anche prodotti ittici crudi. I controlli condotti sulle imbarcazioni hanno riscontrato conformità, mentre tra le attività di ristorazione ben 20 sono emerse come irregolari: si sono registrate 12 sanzioni per violazioni delle condizioni igieniche e della tracciabilità, 4 sequestri amministrativi, 2 provvedimenti di chiusura e un totale di 25 azioni esecutive per questioni gestionali.
Il bilancio del progetto di monitoraggio della filiera ittica, ideato e realizzato dal Servizio Igiene degli alimenti di origine animale dell'Area B del Dipartimento di Prevenzione, sotto la guida di Adriano Rotunno e il coordinamento di Luigi Errico, è stato presentato oggi a Brindisi, presso il Polo Universitario, nell'ambito di un evento formativo.
Tra i partecipanti all'evento figuravano il direttore generale della ASL Maurizio De Nuccio, il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli, il direttore del Dipartimento di Prevenzione Stefano Termite, il comandante Nas di Taranto Angelo Gaeta, il comandante della Capitaneria di Porto Luigi Amitrano e il dirigente regionale Onofrio Mongelli. In rappresentanza del Ministero della Salute erano presenti Pietro Noè e Giovanni Granitto, rispettivamente direttore e dirigente dell'Ufficio II della Direzione Generale Igiene e Sicurezza Alimenti.
Rotunno ha sottolineato l'efficace collaborazione tra ASL, Capitaneria di Porto e Nas dei Carabinieri di Taranto. "Questo incontro - ha affermato - segna la conclusione di un'iniziativa di controllo della filiera ittica, che ha coinvolto lo sbarco dei pescherecci nei punti autorizzati lungo la costa adriatica e le attività di ristorazione. Il progetto è stato finanziato con i fondi del decreto legislativo 32 del 2021, finalizzati al potenziamento dei servizi veterinari".
Luigi Errico ha evidenziato che "all'arrivo dei pescherecci sono state verificate la freschezza del pesce, la presenza di parassiti, l'etichettatura e le condizioni generali delle imbarcazioni. Durante questi controlli, non sono emerse situazioni particolari, mentre nella ristorazione sono stati riscontrati diversi aspetti di non conformità, su cui abbiamo cercato di porre l'attenzione".
Stefano Termite ha ribadito l'importanza di questa attività preventiva nell'ottica di One Health, in cui tutti i soggetti coinvolti contribuiscono al benessere della salute dei cittadini. "Una visione che coinvolge a vari livelli ASL, Capitaneria di Porto, Carabinieri, Ministero della Salute e Regione Puglia".