A Fasano, la morte di Patrizia Nettis, ex addetta stampa del Comune, avvenuta tra il 28 e il 29 giugno, è al centro di una complessa indagine. La famiglia della giornalista è determinata a cercare la verità, ritenendo che molti aspetti oscuri e fatti rilevanti siano emersi.
La perizia sul computer di Nettis, depositata questa settimana, potrebbe fornire ulteriori dettagli cruciali.
Inoltre c’è un “supertestimone”: che pare abbia identificato un esponente politico di Fasano che avrebbe litigato con la giornalista poco prima della sua tragica fine.
La Procura di Brindisi ha ascoltato il testimone, il quale ha fornito l'identità del politico, scongiurando l'originaria ipotesi di coinvolgimento di un imprenditore.
L'inchiesta si è intensificata con la scoperta di oltre 400 messaggi tra l'imprenditore precedentemente indagato e il politico, inviati nella stessa notte.
Questi scambi, caratterizzati da toni inquietanti e minacciosi, rivelano un disaccordo profondo.
L'imprenditore definisce Nettis "pericolosa", mentre il politico risponde con epiteti come "egocentrica" e "malata".
I genitori di Patrizia, sottolineano la necessità di un approfondimento nell'indagine per scoprire la verità.