Il Sindacato Cobas conferma per il sit in di questa mattina 6 Febbraio l’incontro alle ore 9,00 con il Signor Prefetto di Brindisi, Michele La Iacona, a cui esporre la difficile situazione che si è venuta a creare per il territorio brindisino.
La proposta Cobas che esporremo è quella di revocare un grosso appalto nel Petrolchimico ad aziende di fuori e la assegnazione ad un consorzio di ditte brindisine a prezzo di mercato.
Si configurerebbe come una sorta di piccolo risarcimento per un territorio che ha visto solo distruzione ,morte, sfruttamento dei nostri lavoratori.
Chiediamo quindi che si costruisca un rapporto civile di collaborazione tra petrolchimico ed aziende locali dopo 60 anni di sfruttamento del nostro territorio, senza mai lasciare nulla alla nostra città.
Un particolare da non trascurare è che alcune aziende vincitrici della nuova gara hanno lavoratori in cassa integrazione che potrebbero così trasferire una ulteriore crisi occupazionale dal loro territorio a Brindisi, con una nuova guerra tra poveri.
L’aspetto più grave di questa situazione e di cui non si tiene conto è che oltre al centinaio di lavoratori presenti nel petrolchimico ci sono 30/40 lavoratori ed impiegati di Tecnogal, Leucci, Cimi, nelle storiche officine esterne dove si realizzano lavorazioni a supporto delle manutenzioni nel petrolchimico destinati al licenziamento .
Il dramma diventerebbe catastrofico per il nostro tessuto industriale ; diventerebbe così come un albero tirato fuori dalla terra con le radici destinato a morte certa.
Il Cobas con le manifestazioni di questi giorni chiede ,a fronte della crisi occupazionale ,al Governo Nazionale la necessità di realizzare i nuovi investimenti alternativi promessi .
Nel caso sperato che arrivino troverebbero un deserto con le possibili aziende locali interessate che hanno già abbassato la serranda.
Tutto questo non deve succedere.
Per il Cobas Roberto Aprile e Cosimo Quaranta