FASANO, TEATRO - Martedì 27 febbraio alle 20:30, al Teatro Kennedy, Francesco Pannofino sarà protagonista di 'Chi è io?', la commedia scritta e diretta da Angelo Longoni. In questa pièce, la domanda "Chi è io?" è il filo conduttore che porta Leo Mayer a ripercorrere alcuni momenti della sua vita, quasi in uno stato onirico, accompagnato dalle persone a lui care.
Un turbinio di paure, debolezze e passioni lo avvolge, mentre rivive la propria esistenza con una serie di situazioni credibili ma surreali. L'intellettuale, ironico pensatore e critico sarcastico della società si ritrova catapultato in un caotico mondo televisivo trash durante un'intervista, dove tutto è fuso e distorto.
Per motivi organizzativi, l'evento 'Dietro le quinte' previsto per il 27 febbraio è stato annullato. Inoltre, lo spettacolo 'Il Malloppo', originariamente programmato per gennaio al Teatro Kennedy, è stato spostato alla data del 7 marzo.
L'assessore alla cultura, Cinzia Caroli, esprime la sua soddisfazione nell'accogliere questo spettacolo psicologico che, attraverso un umorismo amaro, offre al pubblico l'opportunità di riflettere su conflitti interiori e verità nascoste, contribuendo così alla ricchezza del cartellone teatrale di Fasano, che vanta numerosi spettacoli quasi tutti esauriti.
La sinossi di 'Chi è io?' descrive la commedia come un mix divertente e metafisico, che si svolge in uno show televisivo di successo dove si incontrano personaggi eccentrici. L'opera si muove tra realtà e finzione, sotto i riflettori e di fronte alle telecamere, con presentatori dai vestiti sfavillanti che rappresentano sia lo spettacolo che la vita reale.
È una commedia che agisce sulla psiche degli spettatori, dei pazienti, dei personaggi e dei terapeuti, mescolando paure, debolezze e passioni in un vortice di confusione e divertimento inquietante. Può l'amore prevalere sulla morte? 'Chi è io?' suggerisce che i sogni, quando si intrecciano con la realtà, possano condurci oltre i confini dell'irreale, in un mondo dove l'alto e il basso si confondono e lo spaesamento diventa sia comico che inquietante.