COLDIRETTI PUGLIA - L’ultimo caso a Noci dove una decina di pecore sono state azzannate a morte in un allevamento proprio a ridosso del centro abitato
Bisogna salvare pecore e capre sbranate, mucche sgozzate e asinelli uccisi dal Gargano al Salento dove la presenza del lupo si è moltiplicata negli ultimi anni con il ripetersi di stragi negli allevamenti che hanno costretto alla chiusura delle attività e all’abbandono della aree interne.
E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, a seguito delle numerose segnalazioni degli allevatori della Murgia barese e tarantina, in provincia di Foggia e di Lecce, con l’ultimo caso a Noci dove una decina di pecore sono state azzannate a morte in un allevamento proprio a ridosso del centro abitato.
Intanto, c’è la proposta della Commissione Europea di downgrade dello status del lupo da "strettamente protetto" a "protetto" in riferimento al fatto che “la concentrazione di branchi di lupi in alcune regioni europee è diventata un pericolo reale soprattutto per il bestiame”. Una decisione che risponde alle richieste delle autorità locali di maggiore flessibilità per gestire più attivamente le concentrazioni critiche di lupi.
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