Il consorzio di bonifica Terre d'Apulia potrà contare sulla possibilità di usare un milione di metri cubi di acqua per l'agricoltura, proveniente dall'invaso del Locone. Principalmente l'acqua sarà utilizzata negli schemi irrigui della Bat e delle zone limitrofe.
Questo è stato comunicato alla Regione Puglia la sera di ieri 16 agosto dall'Autorità di Bacino del distretto dell'Appennino meridionale.
“Stiamo lavorando duramente e spesso anche in silenzio per combattere la crisi idrica – spiegano il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano e l'assessore all'Agricoltura, Donato Pentassuglia, per non compromettere la stagione agricola insieme a tutti gli enti e società coinvolti, come Aqp, i Consorzi e Acque del Sud, oltre all'Autorità di Bacino, che ringraziamo per lo sforzo. Non lasceremo solo nessuno, davanti all'avanzare della siccità. Lavoreremo nella direzione indicata dal piano di crisi approvato in Giunta, in stretta sinergia con tutti, compresi gli agricoltori e i cittadini”.
Il presidente Emiliano si è complimentato infine con l'assessore Pentassuglia “per l'ottimo primo risultato conseguito”.
Il prelievo aggiuntivo dal Locone, anche in accordo con AQP secondo un criterio di rischio accettabile per l'approvvigionamento potabile, avverrà secondo queste prescrizioni: il prelievo incrementale dovrà essere effettuato gradatamente e comunque non oltre la fine di agosto; il prelievo incrementale dovrà in ogni caso essere interrotto al raggiungimento di un volume d'invaso residuo netto pari a 23 Mm3; il Consorzio dovrà adottare tutte le misure di carattere organizzativo e operativo atte a garantire la massima efficienza nell'impiego della risorsa prelevata; Il Consorzio comunicherà tempestivamente il ridursi del fabbisogno nella fase di esercizio, per consentire il massimo risparmio possibile nell'impiego della risorsa.