In occasione dei solenni festeggiamenti in onore di San Teodoro d’Amasea e San Lorenzo da Brindisi si terrà un evento storico per la città di Brindisi: la XXIX edizione del Palio dell’Arca di San Teodoro. Il consueto appuntamento che unisce storia, mare, sport e tradizione si svolgerà venerdì 30 agosto 2024 alle 21.30 nello specchio d’acqua antistante la Scalinata Virgilio, sul Lungomare Regina Margherita. Un luogo a dir poco suggestivo che rievoca la leggenda del recupero dell’urna contenente le reliquie di San Teodoro a cui la stessa manifestazione si ispira.
La storica gara remiera realizzata dall’Asd “Vogatori Remuri Brindisi”, in collaborazione con l’Arcidiocesi Brindisi-Ostuni e Comune di Brindisi nell’ambito delle Feste Patronali, rappresenta uno dei fiori all’occhiello del nostro territorio. Continua così l’opera di valorizzazione di questo appuntamento a partire dagli elementi originali che lo hanno caratterizzato negli anni per trasformarlo in un brand identificativo della città.
In maniera simbolica, il Rione Sciabiche ed il Villaggio Pescatori si sfideranno sui tradizionali “schifarieddi”, imbarcazioni tipiche dei pescatori brindisini (i due mezzi su cui si svolgerà la gara sono stati acquistati grazie ai fondi destinati al settore turistico e culturale acquisiti attraverso il progetto Pin della Regione Puglia). Protagonisti in barca saranno i Vogatori Remuri reduci dalla vittoria dell’ultimo Meeting nazionale “Trofeo dell’Adriatico e del Mar Ionio”. La gara prenderà il via dalla Scalinata Virgilio. Da lì, i partecipanti correranno verso le barche per una competizione a staffetta mozzafiato.
L’evento si avvarrà della partecipazione dell’amministratore parrocchiale della Cattedrale di Brindisi Don Mimmo Roma, del docente universitario Teodoro De Giorgio che fornirà dettagli storici circa l’evento e la leggenda; la conduzione dell'evento e la cronaca in diretta della gara saranno a cura del giornalista Nico Lorusso.
Il Palio dell’Arca, un po’ di storia:
Una leggenda popolare narra che ai primi dei XIII secolo, precisamente nel 1225, una nave veneziana proveniente da Euchaita in Oriente trasportasse le reliquie di S. Teodoro d’Amasea, soldato romano e martire della Chiesa Cristiana. Inseguiti dai Turchi, i marinai veneziani abbandonarono su una zattera, al largo del porto di Brindisi, l’urna contenente le spoglie del Santo per salvarla dalle razzie dei pirati. Alcuni pescatori si apprestarono a recuperare l’urna prima che si disperdesse in mare con il suo prezioso carico. Remando intensamente, ognuno di essi cercò di arrivare per primo. Rientrati nel porto, i pescatori la consegnarono all’arcivescovo Gerardo. Le reliquie furono riposte in una cassa di legno rivestita di lastre d’argento e poi, in processione, portate in Cattedrale. Provando a rievocare questa leggenda è nata l’idea di istituire una manifestazione che possa rappresentare per Brindisi un forte momento di aggregazione e diventare nel tempo una tradizione storico-religiosa nel contesto dei festeggiamenti dei Santi Patroni. Si è pensato a una competizione remiera tra imbarcazioni da pesca (schifarieddi), di breve durata, veloce, entusiasmante per il pubblico.