Il polo “Medea – La nostra famiglia” di Brindisi tra i protagonisti dei sei progetti di ricerca finanziati da Telethon e UILDM per la distrofia muscolare
Sei progetti di ricerca, per un totale di 1.529.183 euro, sono stati finanziati grazie al bando congiunto della Fondazione Telethon e dell'Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM). L'iniziativa mira a sostenere studi che migliorino la qualità della vita delle persone affette da distrofia muscolare. I progetti coinvolgono 55 ricercatori in 32 istituti di ricerca distribuiti in 13 regioni italiane, tra cui Abruzzo, Emilia-Romagna, Lazio, e Lombardia.
Tra i centri partecipanti figura anche il Polo Ospedaliero Scientifico di Neuroriabilitazione dell'Associazione “La Nostra Famiglia” – IRCCS E. Medea di Brindisi, situato presso l'ex Ospedale "Di Summa". A guidare l’unità operativa pugliese sarà il Dott. Antonio Trabacca, neurologo e direttore del centro, nonché membro della Commissione Medico-Scientifica della UILDM. Il Dott. Trabacca coordinerà il progetto "Transizione all'età adulta nelle persone con distrofia muscolare", diretto dalla Dott.ssa Maria Grazia D'Angelo dell’Istituto Eugenio Medea di Bosisio Parini.
"È un onore per noi far parte di questo programma di ricerca", ha dichiarato il Dott. Trabacca, sottolineando la collaborazione con alcuni tra i più rinomati esperti italiani nel campo delle malattie neuromuscolari. Tra questi figurano Eugenio Maria Mercuri (Università Cattolica del Sacro Cuore – Roma), Noemi Brolatti (Istituto Giannina Gaslini – Genova), Francesca Magri (Fondazione IRCCS Ca' Granda – Milano), e altri autorevoli ricercatori.
Il progetto, che coinvolgerà anche la Dott.ssa Valentina Nicolardi come sub-investigator, si concentrerà sui ragazzi affetti da distrofia muscolare di Duchenne, dall'adolescenza fino all'età adulta, e sui loro caregiver. L'obiettivo sarà analizzare la cognizione sociale, la percezione dell'immagine corporea, e le capacità di adattamento ai cambiamenti legati alla malattia.
Già in passato, studi condotti a Brindisi, tra cui uno del 2024 sulla cognizione sociale nei fratelli con distrofia muscolare di Becker, avevano fornito dati interessanti su questi aspetti. Il nuovo progetto, ha affermato il Dott. Trabacca, permetterà di ampliare il campione di pazienti e affinare le strategie per migliorare l'assistenza psicologica e il supporto sociale durante tutte le fasi della malattia. Il contesto è particolarmente promettente, grazie all'emergere di nuove terapie in grado di modificare il decorso naturale di queste gravi patologie.
Il Polo Ospedaliero Scientifico di Brindisi, parte dell'IRCCS E. Medea, continua inoltre a svolgere un ruolo di primo piano nelle ricerche sulle neurodisabilità in età evolutiva, con pubblicazioni e collaborazioni scientifiche a livello nazionale e internazionale, volte a migliorare la qualità della vita dei bambini con disabilità.