Girano voci sempre più insistenti sulle possibili dimissioni di Gianvito Morelli, amministratore unico della Brindisi Multiservizi. Se tali indiscrezioni fossero confermate, la situazione della partecipata del Comune di Brindisi potrebbe aggravarsi ulteriormente, diventando quasi irrecuperabile. Le voci arrivano a pochi giorni dalla delibera del Consiglio Comunale, che aveva dato mandato proprio a Morelli di avviare la procedura negoziata per la composizione della crisi aziendale.
Nel caso in cui queste dimissioni fossero effettive, sarebbe importante comprendere le ragioni che avrebbero spinto il professionista, originario di Brindisi ma residente a Taranto, a lasciare l’incarico ricevuto appena un anno fa, succedendo a Giovanni Palasciano. La mancata attivazione della procedura di composizione negoziata potrebbe aprire scenari preoccupanti per la Brindisi Multiservizi, compresi il fallimento o il concordato, vista la grave situazione debitoria che supera i 10 milioni di euro.
Si tratterebbe di una difficile sfida per il sindaco Marchionna e l'amministrazione comunale, che avevano scelto di rinunciare alla messa in liquidazione della società, puntando invece su un percorso di salvataggio attraverso la Camera di Commercio di Bari. Questo percorso, che comporta la rinuncia da parte del Comune di recuperare diversi milioni di euro dalla Multiservizi, era stato intrapreso per salvaguardare i 150 lavoratori della società.
Inoltre, la mancanza di una guida a capo della Multiservizi potrebbe complicare ulteriormente la situazione, soprattutto considerando che non sarebbe stata ancora inviata la documentazione necessaria per avviare la procedura negoziata. In tal caso, l'amministrazione comunale dovrebbe procedere alla nomina di un nuovo amministratore unico, ma trovare una figura disposta a gestire una fase così critica non sarebbe affatto semplice.