La colazione ha significato qualcosa di più di semplice cibo. Come primo pasto della giornata era già dagli albori della civiltà umana considerato sacro; la colazione non aveva inizio finché non si lodavano le divinità per averla portata a tavola. In antichità ogni regione aveva il suo modo unico di iniziare la giornata, anche in base a ciò che il terreno offriva. Ora che le culture si mescolano, scambiano ed influenzano e che negli scaffali dei supermercati si possono trovare merendine da tutto il mondo, il focus è cambiato. Ognuno può avere la colazione che preferisce: c’è chi la fa salata, chi dolce, chi non la fa e chi non può sfuggire al suo caffè preferito. In un territorio così vasto, scopriamo insieme quali sono gli standard degli italiani ed in che modo scelgono la loro colazione.
Per far fronte a questa domanda analizzeremo tre aspetti fondamentali per la scelta della colazione: il design, la qualità e la salute.
Vogliamo merendine belle
Mangiare una merenda non è solo una questione di gusto. Sebbene possa sembrare solo un detto, per gli italiani l’occhio vuole veramente la sua parte. Dalla ricerca “Il lato estetico delle merendine italiane”, infatti, è risultato che bontà e praticità non sono gli unici valori considerati dagli italiani. Per il 45% degli intervistati, tra i 18 ed i 65 anni, la vista ricoprire un ruolo fondamentale tra i sensi coinvolti nel processo d’acquisto e consumo.
Per i nostri connazionali il “food design” gioca un ruolo fondamentale per diverse ragioni ed in diversi modi. Per il 72% gli elementi decorativi sulla superficie del prodotto identificano il fattore principale del design della merendina. Seguono la forma, il colore e la dimensione della merendina, tutti elementi che contribuiscono a distinguere i diversi prodotti tra di loro e a emergere dalla massa.
Belle sì, ma soprattutto ripiene
Soffice o croccante, farcita con crema o frutta, il gusto delle merendine ripiene spinge la maggior parte degli italiani ad approfittare delle merendine in offerta e scegliere tra le loro preferite.
Per molti il mangiare una merendina è un percorso che porta al raggiungimento del ripieno. Tra questi ci sono anche il 70% degli italiani, che secondo un’indagine AstraRicerche - Unione Italiana Food, preferiscono le merendine farcite rispetto a quelle semplici.
La classifica dei ripieni più apprezzati vede in testa la crema al cioccolato, seguita dalla crema pasticciera e da quella alla nocciola. Tra le tipologie disponibili sul mercato, le preferenze dei consumatori si indirizzano verso le merendine a base di pasta sfoglia, scelte dal 42% del campione. Seguono quelle a base di pan di spagna (25%), plumcake e pasta frolla.
Più ripiene e più salutari
Il terzo ed ultimo studio sul campo si focalizza sulla composizione delle merendine prodotte in Italia in relazione a quelle di USA ed Inghilterra. I dati raccolti spiegano come le nostre merendine hanno in media una porzione di poco superiore ai 34 grammi e contiene 5,7 grammi di grassi, per un contenuto calorico a porzione pari a 136 kcal. Il confronto con quelle delle altre due nazioni ha portato alla luce che le merendine di USA e Inghilterra sono all’incirca il doppio, sia per dimensione che per zuccheri e grassi.
Negli ultimi 10 anni l’industria dolciaria italiana, grazie a un impegno condiviso con il Ministero della Salute, ha ridotto il contenuto di zuccheri (-30%), grassi saturi (-20%) e contenuto calorico (-21%) delle merendine, superando gli obiettivi prefissati con il Ministero.
I dati raccolti in questo articolo provengono dalle diverse ricerche compiute dall’EFA European food agency, specializzata nel campo del food. Questo articolo si è posto l’obbiettivo di analizzare le abitudini di consumo degli italiani solo a scopo divulgativo. [1]