L’accesso a una attività lavorativa è fondamentale per soggetti affetti da disturbo mentale grave, disturbo dello spettro autistico e autori di reato: questo il tema al centro di un evento formativo, con il patrocinio della Asl e dell'Ordine regionale degli assistenti sociali, che si è tenuto nei giorni scorsi a Brindisi, nel Polo universitario Valerio in piazza Di Summa.
"Questo incontro - spiega il direttore generale Maurizio De Nuccio - ha permesso una disamina dei diversi contesti di applicabilità del modello IPS, Individual Placement and Support. È stato evidenziato come l'attività di sostegno da parte degli operatori possa agevolare l’avvio e il mantenimento del lavoro".
Per il responsabile scientifico dell'evento, Alessandro Saponaro, direttore del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell'ospedale Perrino di Brindisi l'IPS "è una pratica riconosciuta e validata, quale processo personalizzato, flessibile e dinamico che attraverso il riconoscimento supportato dall’operatore, delle inclinazioni dell’utente, mira a definire obiettivi a breve e lungo termine e grazie al quale l’utente può sviluppare la sua self-efficacy e competenza specifica e orientare così la ricerca di lavoro in funzione di tali aspetti".
Tre esperienze relative alle Rems, le Residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza sono state illustrate da Franco Scarpa (Rems Empoli), Antonio Frascaro (Rems Carovigno) e Giuseppina Decorato (Rems Spinazzola). Tutti hanno ricordato che il recupero di un ruolo attivo all'interno del contesto sociale rappresenta un elemento per ridurre il rischio di commettere nuovi reati.
13/12/2024