I Sette migranti originari di Bangladesh ed Egitto, che erano stati trasferiti in Albania dal governo italiano, sono stati riportati a Brindisi nella notte tra lunedì e martedì. La nave della Guardia Costiera Visalli li ha sbarcati al porto brindisino dopo che una sentenza del tribunale di Roma ha sospeso il trattenimento deciso in precedenza, rimettendo il caso alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea.
Questo rientro è la seconda volta in pochi mesi che il centro albanese di Gjadar, destinato all'accoglienza temporanea di migranti, si svuota: già a ottobre, un gruppo di migranti trasferiti in Albania era stato rimpatriato in Italia dopo una decisione giudiziaria simile. La vicenda solleva nuovi dubbi sull’efficacia della strategia di accoglienza in Albania promossa dal governo italiano.
I migranti appena arrivati sono stati trasferiti al CARA di Restinco, dove verranno seguiti per l'iter dell’asilo. Cinque di loro avevano già ricevuto un rifiuto per la richiesta di protezione internazionale e ora avranno due settimane per fare ricorso, mentre la posizione dei restanti due è ancora in fase di valutazione.
In attesa di una decisione definitiva da parte della Corte di Giustizia dell'UE, la sospensione del trattenimento crea un precedente importante in una questione sempre più al centro del dibattito politico e giuridico