Brindisi, raccordo ferroviario per l’Aeroporto del Salento: verifiche in corso sull’appaltatore e rischio ritardi

lunedì 18 novembre 2024

BRINDISI – Rete Ferroviaria Italiana (RFI) ha avviato le verifiche sulla capacità dell’azienda appaltatrice di rispettare i termini e le tempistiche per la realizzazione del collegamento ferroviario con l’Aeroporto del Salento. La situazione, sollevata sabato dai deputati di Forza Italia Andrea Caroppo e Mauro D’Attis, riguarda presunti problemi economici dell’impresa incaricata, che potrebbero compromettere la prosecuzione dei lavori.


In una nota ufficiale, RFI ha chiarito: “Alla luce dei problemi che interessano la compagine aggiudicataria dell'appalto per la realizzazione del raccordo ferroviario con l'Aeroporto di Brindisi, d’intesa con il commissario straordinario di governo, ha già avviato le attività di verifica sulla possibilità dell'appaltatore di rispettare i termini previsti dalla gara, nonché i tempi imposti dal Pnrr.”

La società ha aggiunto: “Solo in caso di esito negativo si procederà ad avviare la procedura di risoluzione contrattuale nei confronti dell'appaltatore e le successive attività per il riaffidamento dell'appalto.”


I lavori per il raccordo ferroviario, dal costo complessivo di 153 milioni di euro, prevedono una linea di otto chilometri e due bretelle a binario unico per i collegamenti con Taranto e Bari. L’opera è fondamentale per migliorare l’accessibilità all’aeroporto di Brindisi, ma rischia di subire ritardi significativi. Dopo il via libera tecnico della commissione Via-Vas del Ministero dell’Ambiente e la consegna ufficiale dei lavori nell’ottobre scorso, il cronoprogramma fissava l’avvio del servizio per l’inizio del 2026, una scadenza ora messa in discussione.


Durante una conferenza stampa, il deputato Andrea Caroppo ha espresso preoccupazione: “L’impresa che si è aggiudicata l’appalto ad oggi non si trova nelle condizioni di avviare i lavori a causa di problemi economici. Non possiamo tollerare che questa situazione di stallo si trascini ancora perché si rischia di non poter concludere l’opera entro il termine del 2026.”

Caroppo ha poi sollecitato un intervento rapido: “Chiediamo al Ministero dei Trasporti, a partire dal nostro sottosegretario Tullio Ferrante che ci ha sempre supportato in questi anni, di convocare un immediato incontro per procedere alla risoluzione del contratto e all’individuazione del meccanismo più veloce ed efficace per affidare l’appalto e partire da subito con i lavori.”


Parallelamente, procedono i lavori per il collegamento su gomma tra la città e l’aeroporto, anche se non senza difficoltà. Varianti al progetto hanno rallentato l’avanzamento dell’opera, che dovrebbe comunque essere completata entro la fine del 2025.

Il futuro del raccordo ferroviario resta incerto, con i prossimi sviluppi che saranno decisivi per rispettare le scadenze imposte dal PNRR e garantire un’infrastruttura strategica per il territorio.

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