Il Consiglio di Stato, Sezione Quarta, ha annullato l’aggiudicazione della gara d’appalto per il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani nel Comune di Brindisi. La gara, inizialmente assegnata a Teorema S.p.A. (oggi AVR), era stata contestata da Teknoservice S.r.l., seconda classificata, per presunte irregolarità.
Teknoservice aveva denunciato la mancata dichiarazione di procedimenti penali pendenti da parte di Claudio Nardecchia, presidente di Teorema e della sua ausiliaria AVR, sollevando dubbi sull’affidabilità dell’impresa. Sebbene il TAR avesse inizialmente respinto il ricorso, il Consiglio di Stato ha ribaltato la decisione, applicando la “teoria del contagio”. Questo principio stabilisce che la condotta di un rappresentante rilevante può compromettere l’affidabilità dell’intera azienda.
La sentenza ha evidenziato altre irregolarità: l’offerta di Teorema includeva contenitori rigidi al posto dei sacchetti di carta richiesti dal bando, violando i requisiti tecnici previsti. Questi elementi hanno determinato l’annullamento dell’aggiudicazione, con l’accoglimento del ricorso principale di Teknoservice e il respingimento di quello incidentale di Teorema.
Il Consiglio di Stato ha inoltre sottolineato la violazione del principio di buona fede e trasparenza, cardine delle procedure di appalto pubblico. Nonostante la complessità del caso, le spese legali sono state compensate tra le parti.
Ora spetta al Comune di Brindisi valutare come procedere, mentre si attendono le prossime mosse delle due aziende coinvolte.
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