Il ministero dell’Interno, in preparazione del Giubileo 2025, ha sottolineato che l’identificazione da remoto degli ospiti nelle strutture ricettive a breve termine non soddisfa i requisiti di sicurezza necessari per garantire l’ordine pubblico. Tale modalità, spesso utilizzata nel settore degli affitti brevi, richiede quindi una revisione per tutelare la sicurezza e prevenire rischi.
Michele Piccirillo, responsabile di Aigo Confesercenti Puglia, si allinea alla posizione del governo e sottolinea l'importanza di estendere tali principi anche alla Puglia, una regione fortemente dinamica nel settore turistico. “Occorre adottare soluzioni che uniscano sicurezza, innovazione e competitività. Siamo certi che l’implementazione di sistemi di identificazione elettronica avanzata migliorerà sia la gestione da parte dei proprietari che l’esperienza dei turisti, garantendo al contempo la sicurezza pubblica senza penalizzare il comparto ricettivo,” afferma Piccirillo.
Claudio Cuomo, presidente nazionale di Aigo Confesercenti, ribadisce il valore centrale della sicurezza per clienti e gestori. “Siamo favorevoli a procedure che assicurino i massimi standard di sicurezza, superando modalità come il check-in self-service tramite keybox, ormai inadeguate. Proponiamo invece di adottare strumenti di riconoscimento elettronico avanzato, simili a quelli utilizzati per lo Spid, che permettono l’identificazione da remoto tramite tracciamento biometrico e codici OTP. Questo approccio garantirebbe sicurezza e praticità senza danneggiare la competitività del settore turistico italiano rispetto ad altri Paesi dove non è richiesto il riconoscimento fisico.”
La proposta mira quindi a bilanciare le esigenze di sicurezza con quelle del mercato turistico, garantendo innovazione e competitività in un settore strategico per l’economia italiana.