Più di 2.200 annunci online di strutture ricettive pubblicati senza il Codice identificativo di struttura (Cis) sono stati individuati, portando all’applicazione di sanzioni per un totale superiore a 3 milioni di euro. Questo è il risultato di un’attività mirata di monitoraggio e controllo, condotta dai militari della Guardia di Finanza di Ostuni e Fasano, sugli annunci pubblicati nei principali portali di intermediazione turistica e relativi alla circoscrizione settentrionale della provincia di Brindisi.
L’indagine ha fatto emergere numerose violazioni alla Legge regionale 49 del 2017, che impone specifici obblighi ai gestori delle strutture ricettive. Dal 1° luglio 2020, la normativa prevede che anche i portali telematici siano tenuti a indicare il Cis in tutti gli annunci pubblicati.
Nel dettaglio, sono stati rilevati oltre 2.200 annunci irregolari, sanzionati con multe complessive fino a oltre 3 milioni di euro. Gli importi, destinati alle casse comunali, saranno utilizzati per finanziare le attività di contrasto all’abusivismo nel settore ricettivo.
La trasparenza negli annunci turistici online, che consente di collegare ogni struttura a un soggetto responsabile, è fondamentale per combattere l’evasione fiscale frammentata nel settore. Questo obiettivo viene perseguito anche attraverso controlli mirati sulle strutture abusive, per garantire il rispetto delle norme in materia sanitaria e di sicurezza edilizia.
L’attività della Guardia di Finanza punta non solo a far rispettare la normativa regionale, ma anche a preparare i portali telematici all’introduzione del futuro “Codice identificativo nazionale”. Ancora una volta, viene ribadito l’impegno nel contrastare l’abusivismo e l’evasione fiscale nel turismo ricettivo, a tutela delle entrate pubbliche e degli operatori regolari del settore.