Un aumento significativo nelle adesioni agli screening oncologici sta premiando la strategia integrata di prevenzione adottata nella provincia di Brindisi.
Il tema è stato al centro del convegno “Il valore degli screening oncologici in Sanità pubblica: stato dell’arte e prospettive future”, svoltosi ieri nella sede dell’Autorità portuale di Brindisi, con la partecipazione di istituzioni, professionisti sanitari e accademici.
I dati delle adesioni: segnali positivi
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto da remoto, ha sottolineato i numeri incoraggianti:
Screening mammografico: 128 mila esami effettuati su 236 mila inviti;
Carcinoma della cervice uterina: 132 mila esami su 305 mila inviti;
Colon retto: un’estensione del 100% grazie alla collaborazione con le farmacie, con un’adesione del 27%.
Nella Asl Brindisi, l’adesione agli screening del carcinoma della mammella è al 62%, e quello per la cervice uterina si attesta al 50%, mentre lo screening del colon retto, pur con margini di miglioramento, registra uno dei risultati più alti tra le regioni del Sud.
Tecnologia e fiducia: i fattori di successo
Il direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, Stefano Termite, ha evidenziato l’importanza dell’innovazione tecnologica: “Grazie a strumentazioni all’avanguardia e a professionisti competenti, siamo riusciti a fidelizzare gli utenti verso interventi di sanità pubblica fondamentali. Questo ha migliorato la fiducia dei cittadini e aumentato l’adesione agli screening”.
Il direttore generale della Asl, Maurizio De Nuccio, ha invece puntato l’attenzione sull’importanza dell’informazione e della professionalità degli operatori sanitari: “Superare la paura degli screening è essenziale. Una diagnosi precoce può fare la differenza”.
La sfida organizzativa
Il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli ha rimarcato la necessità di rafforzare le équipe dedicate, garantire tempestività nei risultati e migliorare gli organici per le strutture di refertazione. “Questo approccio sistemico – ha dichiarato – aumenterà nel tempo la fiducia dei cittadini nel valore della prevenzione.”
Anche il direttore amministrativo Loredana Carulli ha sottolineato l’importanza di una visione strategica: “Puntare sulla prevenzione significa investire sulla vita. Nel 2020 la partecipazione agli screening era al 20% a livello regionale. Oggi, grazie a una migliore organizzazione e a normative adeguate, siamo riusciti a raddoppiare queste cifre.”
La prevenzione come investimento
Brindisi dimostra che prevenire è possibile, puntando su tecnologie avanzate, lavoro di squadra e campagne mirate. Ora la sfida è consolidare questi risultati e spingere ancora di più sul coinvolgimento dei cittadini, rendendo la prevenzione un pilastro della sanità pubblica.