OMICIDIO PAOLO STATI, IL PROCESSO - Durante l'udienza presso la Corte d'assise del tribunale di Brindisi, Luigi Borracino ha cercato di difendersi dall'accusa di omicidio di Paolo Stasi, avvenuto il 9 novembre 2022 a Francavilla Fontana. Borracino, oggi ventenne ma diciassettenne all'epoca dei fatti, è già stato condannato in primo grado dal tribunale dei Minori di Lecce.
Nel corso dell'udienza, Borracino ha raccontato che la lite con Paolo Stasi è nata dopo che quest'ultimo aveva minacciato di denunciarlo ai carabinieri, stanco della situazione legata allo spaccio di droga. Al centro del processo, oltre all'accusa di omicidio, vi sono anche imputazioni per detenzione ai fini di spaccio, che coinvolgono Borracino, la madre di Stasi e altre quattro persone.
Borracino ha spiegato che l'attività di confezionamento e spaccio di cocaina, marijuana e hashish avveniva nell'appartamento di Paolo Stasi. Paolo procurava la droga e, in cambio dell'utilizzo dell'appartamento, riceveva circa 200 euro a settimana. Il giorno dell'omicidio, Borracino si era recato a casa di Stasi per ritirare della droga, ma ha scoperto che ne mancava circa la metà. La discussione è degenerata quando Paolo, esasperato, ha manifestato l'intenzione di chiamare i carabinieri.
Borracino ha deciso di spaventarlo, presentandosi qualche ora dopo sotto casa di Paolo con una pistola. Ha esploso due colpi, ma ha dichiarato di non avere intenzione di ucciderlo. La famiglia di Paolo Stasi, assistita dall'avvocato Domenico Attanasi, si è costituita parte civile. La prossima udienza è fissata per l'8 aprile.