Approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, la proposta di legge di modifica della legge regionale 10/2014 “Nuova disciplina per l’assegnazione e la determinazione dei canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”.
Con le modifiche apportate è stato conformato l’ordinamento regionale alle disposizioni nazionali vigenti.
Rispetto all’originaria proposta di legge e a valle di un ampio percorso di riesame del contenuto della normativa vigente, che ha interessato la Commissione e le competenti strutture amministrative della Giunta, i numerosi emendamenti presentati, esaminati ed approvati hanno comportato la realizzazione di un corposo intervento modificativo dell’attuale legge regionale. In particolare, gli alloggi di edilizia residenziale pubblica sono stati esplicitamente fatti rientrare nella definizione di alloggi sociali. Per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica, è stato prospettato il ricorso al parametro ISEE al posto dell’autocertificazione dei redditi.
E’ stato sancito che l’assegnazione debba avvenire a favore di richiedenti che non abbiano compiuto reati di violazione di domicilio e che non abbiano subito condanne penali definitive per reati di criminalità organizzata con vincolo associativo.
E’ stata prevista l’ipotesi di decadenza dall’assegnazione dell’alloggio in specie per gli autori di delitti di violenza domestica senza che in tal caso le altre persone conviventi perdano il diritto di abitazione potendo dunque subentrare nella titolarità del contratto.
Altre modifiche intervengono sul procedimento per l’assegnazione tramite bando pubblico, sui punteggi da attribuire, sulla facoltà dei comuni di pubblicare bandi integrativi, sulla verifica dei requisiti prima dell’assegnazione, sulla disponibilità degli alloggi da assegnare, sui tempi per la scelta e consegna degli alloggi, sul subentro nel contratto di locazione e domanda di assegnazione.
Con ulteriori modifiche alla legge vigente si è intervenuti sulla morosità, sulle ipotesi di decadenza dall’assegnazione, sulle modalità di permanenza nell’alloggio in caso di superamento del reddito.
Altre modifiche ancora intervengono: sull’istituzione da parte dell’ente gestore di un fondo sociale da utilizzare per coloro che non sono in grado di sostenere l’onere del canone di locazione; sull’istituzione dell’ufficio di gestione sociale da parte degli enti gestori, con il compito di incidere positivamente sul rapporto fiduciario tra utente ed ente gestore; sulla possibilità di autogestione degli alloggi e dei servizi agli assegnatari.
Infine, è stata rivista la composizione della Commissione provinciale di edilizia residenziale pubblica competente ad esprimere pareri sulla graduatoria provvisoria e su quella definitiva, oltre che sulle richieste avverso l’annullamento dell’assegnazione, la decadenza dalla stessa e i provvedimenti di mobilità.
“Finalmente ce l’abbiamo fatta: la legge sull’Edilizia Residenziale Pubblica è diventata realtà”. E’ il commento del capogruppo di CON, il consigliere regionale Alessandro Leoci. “Un risultato – continua – che è il frutto di oltre due anni di lavoro intenso e costante. Una legge che finalmente risponde alle esigenze dei tanti assegnatari di alloggi pubblici, affrontando in modo concreto e innovativo le problematiche legate alla gestione e al miglioramento delle condizioni abitative”.
“Questa legge – prosegue Leoci – rappresenta un passo fondamentale verso la giustizia sociale e la tutela dei diritti degli assegnatari. Con questa approvazione, la Regione dimostra ancora una volta la propria attenzione verso le fasce più deboli della popolazione, garantendo loro una maggiore sicurezza e dignità nella fruizione degli alloggi pubblici. Un risultato che non sarebbe stato possibile senza il contributo di tutti i colleghi e delle istituzioni che hanno collaborato con impegno e determinazione. Un ringraziamento particolare ai colleghi Stefano Lacatena e Lucia Parchitelli per la determinazione con la quale hanno portato avanti questa battaglia”.
Ma il capogruppo di CON esprime grande soddisfazione anche per il via libera alla legge sulle feste patronali. “Sono – afferma Leoci – vere casseforti delle tradizioni della nostra Puglia. Dopo un proficuo lavoro nella commissione cultura (di cui ho fatto parte fino a qualche mese fa) ha visto la luce la legge che riconosce le feste patronali come patrimonio immateriale della nostra regione e concede contributi ai comitati organizzatori. Si tratta – prosegue Leoci – di un percorso virtuoso cominciato con il Ddl per il riconoscimento dei beni immateriali pugliesi, proseguito con la legge per la valorizzazione delle bande da giro e concluso oggi con la pdl sulle feste patronali. Un riconoscimento ai tanti pugliesi che, con grossi sacrifici, si dedicano alla custodia ed alla “sopravvivenza” di eventi così importanti per le tradizioni locali. Un segno di attenzione da parte della Regione – afferma ancora il capogruppo di CON, Alessandro Leoci – nei confronti delle comunità locali e della loro identità culturale, che si esprime con forza attraverso le celebrazioni patronali e le bande musicali, elementi distintivi del patrimonio immateriale pugliese”.
“Ma oggi – afferma ancora l’esponente di CON – abbiamo pensato anche ai tanti giovani che non riescono a svolgere attività sportiva a causa delle difficili condizioni economiche delle loro famiglie. Con l’approvazione dei voucher la Regione ha voluto colmare questo gap. Soddisfatto – conclude il consigliere regionale Alessandro Leoci – anche per l’approvazione dell’emendamento da me suggerito secondo il quale criteri e parametri di valutazione dei minori aventi diritto al sostegno economico, vengano stabiliti da un delibera di giunta regionale in modo da aggiornarli, di volta in volta, al contesto economico e sociale del momento per fare in modo che diventi uno strumento duraturo per il benessere psico-fisico dei pugliesi”.