Un caffè, una stretta di mano e tanti consigli utili: a Francavilla Fontana i Carabinieri si sono messi in ascolto degli anziani, portando avanti una campagna di prevenzione contro le truffe che, purtroppo, colpiscono ancora troppo spesso le fasce più fragili della popolazione.
Nei giorni scorsi, i militari della Compagnia guidata dal Capitano Alessandro Genovese hanno incontrato cittadini e pazienti del presidio ospedaliero francavillese per fornire indicazioni pratiche su come difendersi dai raggiri più comuni. Un’iniziativa resa possibile grazie alla collaborazione con il direttore dell’ospedale, dott. Francesco Paolo Lisena, e i dirigenti medici Domenico Urso e Michelangelo Iurlaro, ma anche con l’aiuto prezioso di farmacie e parafarmacie del territorio.
I trucchi più usati dai truffatori
Durante gli incontri sono stati illustrati, in modo semplice e diretto, alcuni dei più diffusi stratagemmi messi in atto dai truffatori: dal finto avvocato che chiede soldi per un presunto incidente al nipote, al falso “amico di famiglia” che bussa alla porta in cerca di aiuto economico, fino ai pacchi urgenti da pagare alla consegna, o ai falsi operatori telefonici e venditori porta a porta.
«La fretta è la miglior alleata dei truffatori – è stato ricordato – per questo è importante prendersi sempre il tempo per riflettere, non aprire la porta a sconosciuti e non fornire dati personali al telefono».
Mai soli di fronte al dubbio
Il messaggio è chiaro: se c’è un dubbio, meglio fare una telefonata a un parente o, ancora meglio, contattare il 112. «Anche una semplice chiamata può evitare guai seri – spiegano i Carabinieri – ed è proprio su questo che puntano gli incontri: costruire un rapporto di fiducia e prossimità».
E i risultati iniziano a vedersi: alcuni anziani, grazie ai consigli ricevuti, sono riusciti a riconoscere e sventare tentativi di truffa.
Un progetto che continua
Gli appuntamenti con la cittadinanza non si fermano qui. Nuovi incontri sono già in programma, sempre con l’obiettivo di diffondere consapevolezza e rafforzare il legame tra comunità e istituzioni.
Perché la sicurezza passa anche da qui: da una chiacchierata, un volantino, un consiglio al momento giusto.