La Segreteria Regionale (Alleanza Sindacale Polizia Penitenziaria) esprime profonda indignazione e preoccupazione per i gravissimi fatti accaduti nella giornata di domenica 7 settembre 2025 presso la Casa Circondariale di Brindisi, dove ancora una volta a pagare il prezzo più alto è stato il personale in divisa, vittima di un sistema che continua a ignorare le condizioni di lavoro e di sicurezza all’interno degli istituti penitenziari.
I FATTI
Un giovane detenuto di origine extracomunitaria, con patologie psichiatriche, ha messo a repentaglio l’ordine e la sicurezza dell’intero reparto detentivo.
Riottoso al rispetto delle regole e alla civile convivenza, nella mattinata ha aggredito per futili motivi tre agenti di Polizia Penitenziaria che tentavano di riportarlo alla calma, rendendo necessarie le cure dei sanitari.
Nel pomeriggio, ha appiccato il fuoco alla propria camera di pernottamento, mettendo in serio pericolo la vita degli altri detenuti e del personale in servizio.
Durante l’intervento di salvataggio, il detenuto ha aggredito nuovamente gli agenti, colpendo uno di loro al volto con una lametta, provocandogli una ferita permanente e una prognosi medica provvisoria di 10 giorni.
UNA SITUAZIONE INTOLLERABILE
Questi episodi non sono più eccezioni, ma sintomi di un sistema penitenziario al collasso. La gestione dei detenuti affetti da disturbi psichiatrici è lasciata interamente sulle spalle della Polizia Penitenziaria, carente di una formazione adeguata e un supporto sanitario strutturato. È inaccettabile che i poliziotti penitenziari, sempre più soli e in misura esigua, siano esposti quotidianamente a rischi gravissimi, senza alcuna tutela concreta.
LE NOSTRE RICHIESTE
1. Immediata apertura di un tavolo tecnico con il Ministero della Giustizia e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.
2. Rafforzamento del personale sanitario e psichiatrico all’interno degli istituti.
3. Revisione urgente dei protocolli di gestione dei detenuti con patologie mentali.
4. Riconoscimento dello status di “lavoro usurante” per il personale penitenziario.
5. Intervento del Prefetto per verificare le condizioni di sicurezza nella struttura di Brindisi.
SOLIDARIETÀ AI COLLEGHI FERITI
Esprimiamo la nostra più sentita vicinanza agli agenti coinvolti, in particolare al collega rimasto sfregiato, vittima di un’aggressione brutale mentre compiva il proprio dovere con coraggio e abnegazione.
Il lavoro non può e non deve trasformarsi in un campo di battaglia. La Polizia Penitenziaria merita r
ispetto, protezione e dignità.





















