Dopo il grave attentato incendiario che la scorsa notte ha distrutto l’auto del sindaco di Oria, Francesco Ferretti, il primo cittadino ha diffuso una lettera aperta alla comunità.
Parole ferme, cariche di amarezza ma anche di determinazione, per ribadire che la città non si farà piegare dalla violenza e che l’impegno dell’amministrazione continuerà senza arretramenti.
Di seguito la lettera del sindaco di Oria, Francesco Ferretti.
Un attacco vile, una comunità forte: andiamo avanti ancora più determinati
La scorsa notte la mia auto, parcheggiata nei pressi della mia abitazione, è stata oggetto di un vile attentato incendiario.
Un atto ignobile che non colpisce solo me o la mia famiglia, ma ferisce profondamente l’intera comunità oritana.
Desidero innanzitutto ringraziare tutte le autorità, le forze dell’ordine, le forze politiche e i cittadini che in queste ore mi stanno manifestando vicinanza e solidarietà. È un sostegno prezioso, che rafforza la mia determinazione e il mio impegno.
Ritengo doveroso lanciare un forte richiamo alla moderazione. Sui social e sulla stampa i toni sono stati troppo spesso aspri e ruvidi negli ultimi tempi; bisogna rientrare in un recinto di rispetto reciproco: la nostra città lo merita. Non credo ci sia correlazione diretta con quanto accaduto, ma è innegabile che nella nostra comunità ci sia in atto un tentativo di fomentare l’odio, utilizzando peraltro l’attacco sistemico al corpo di Polizia Locale che si occupa del rispetto della legalità: e questo non può essere più sottaciuto.
Oria è composta da donne e uomini rispettabili e perbene, che nulla hanno a che fare con questo modo di fare e men che meno con simili gesti intimidatori.
La città è stata sfregiata da questo ulteriore attentato, ma c’è un solo modo per rimarginare questa ferita: non indietreggiare di un centimetro e continuare, con ancora più convinzione, nel buon lavoro che stiamo portando avanti come Amministrazione per il futuro della nostra comunità e delle nuove generazioni.
Stiamo amministrando bene, con la consapevolezza che governare significa anche assumersi l’onore e l’onere di compiere scelte che non sempre possono accontentare tutti. Ma senza mai sottrarci alla responsabilità di farlo. E questo, evidentemente, può non piacere a tutti.
Proprio per dare un segnale chiaro, questa mattina ho mantenuto l’impegno già programmato e ho partecipato all’incontro presso l’edificio scolastico E. De Amicis, insieme alla dirigente scolastica, dott.ssa Luisa Pezone, e alla comandante della Polizia Locale, dott.ssa Maria Teresa Saracino, per fare il punto sulle misure a tutela della sicurezza dei nostri studenti negli orari di ingresso e uscita, con particolare attenzione alle esigenze dei ragazzi disabili e delle rispettive famiglie.
Un gesto simbolico ma importante: non ci fermiamo! La vita amministrativa va avanti, con serietà e responsabilità, soprattutto se riguarda i nostri ragazzi.
Alla gente perbene rivolgo un messaggio chiaro: abbiate fiducia nelle istituzioni, credete nella legalità, continuate a camminare al nostro fianco. È solo così che, passo dopo passo, costruiremo una comunità migliore.
Permettetemi, inoltre, di rivolgere pubblicamente un caloroso abbraccio di affetto e ringraziamento alla mia famiglia.
