Ci avviciniamo a piccoli passi verso l’appuntamento elettorale delle amministrative a Brindisi. Un appuntamento tanto atteso, ma questa volta, si badi bene, soprattutto da coloro che veramente sono arrabbiati e non faranno sconti a nessuno. La misura è colma e si deve uscire ad ogni costo da un baratro senza fondo. Ma come farlo e con chi farlo? Interrogativi di questi giorni, che, ne siamo certi, stanno entrando nella testa di chi ha davvero a cuore le sorti della città e magari intende affrontare per la prima volta un’esperienza ambiziosa ma complicata, certamente non in chi ha già procurato danni a questa città e non si rassegna a lasciare scranni, ruoli, e poltrone.
Il tanto contestato Michele Emiliano ha detto una cosa giusta, nel corso della sua recente visita brindisina all’hotel Internazionale: “Di potenziali candidati ce ne potrebbero essere diversi, il problema è trovarne uno veramente degno, in linea con quanto si aspetta la città”. Già, Emiliano e il Pd, che avrà un ruolo importante in questa campagna elettorale, se sarà in grado con fatti concreti di affrontare il post Consales.
Tante domande e non solo intorno al Partito Democratico, ma su tutte le forze politiche ai nastri di partenza. Si dice che, in entrambe le grandi coalizioni (Centro Sinistra, ma quale?, e Centro Destra, compatto o no?) avranno un ruolo fondamentale e funzionale le liste civiche. Già, le liste civiche, che, almeno in teoria, dovrebbero convogliare le proteste e la rabbia degli scontenti, ma non è scontato che sia così.
Ma, attenzione, le liste civiche, con gli uomini giusti, soprattutto al di fuori degli schemi di coalizione tradizionali, potrebbero segnare concretamente a Brindisi la fine dei partiti tradizionali che, negli ultimi anni, in quanto a rappresentanza dei veri interessi dei cittadini, hanno fallito. E poi c’è da considerare la “variabile” M5S, beh… abbastanza sottovalutata, ma già in rampa di lancio.
Insomma, sarà un appuntamento elettorale, come sempre, con vincenti e perdenti. Ma, come detto, ora più che mai, alla gente interesseranno più i fatti e le risposte che non i numeri.
Dal nostro punto di vista, dovranno convincere gli elettori soprattutto gli animi dei contendenti. La convinzione di essere davvero vicini alla gente e ai bisognosi, con umiltà. Parola troppo forte? Forse, ma deve ridondare, visto che, dispiace dirlo, nell’ultima amministrazione comunale di umiltà se ne è vista poca.
Ma saremo tutti vittoriosi se……
1) qualcuno, sin da questo momento, avrà il coraggio e appunto l’umiltà di tirarsi indietro, dopo aver già dato;
2) se i candidati sindaco saranno frutto soprattutto di una volontà meditata e convinta piuttosto che di improvvisazione;
3) se nelle scelte verrà dato spazio proprio a quel concetto di partecipazione della base che in questi anni è stata ostacolata da gruppi di potere e da correnti;
4) se i candidati consiglieri comunali abbiano in primo luogo coraggio e convinzione .
Intanto, qualcuno che ha anche avuto ruoli istituzionali, si è già defilato (?), ma, del resto, da tempo non spende più parole concrete per il proprio territorio.
Questi alcuni suggerimenti, per carità, senza presunzione e secondi fini. Ma, ne siamo convinti, un sano contributo giornalistico, in questa fase molto delicata, è molto utile. Ognuno di noi deve dare il proprio contributo. Questa volta, DAVVERO, non si può più sbagliare. E via per sempre gli affaristi e opportunisti , non appartenenti solo alla politica.
Il tanto contestato Michele Emiliano ha detto una cosa giusta, nel corso della sua recente visita brindisina all’hotel Internazionale: “Di potenziali candidati ce ne potrebbero essere diversi, il problema è trovarne uno veramente degno, in linea con quanto si aspetta la città”. Già, Emiliano e il Pd, che avrà un ruolo importante in questa campagna elettorale, se sarà in grado con fatti concreti di affrontare il post Consales.
Tante domande e non solo intorno al Partito Democratico, ma su tutte le forze politiche ai nastri di partenza. Si dice che, in entrambe le grandi coalizioni (Centro Sinistra, ma quale?, e Centro Destra, compatto o no?) avranno un ruolo fondamentale e funzionale le liste civiche. Già, le liste civiche, che, almeno in teoria, dovrebbero convogliare le proteste e la rabbia degli scontenti, ma non è scontato che sia così.
Ma, attenzione, le liste civiche, con gli uomini giusti, soprattutto al di fuori degli schemi di coalizione tradizionali, potrebbero segnare concretamente a Brindisi la fine dei partiti tradizionali che, negli ultimi anni, in quanto a rappresentanza dei veri interessi dei cittadini, hanno fallito. E poi c’è da considerare la “variabile” M5S, beh… abbastanza sottovalutata, ma già in rampa di lancio.
Insomma, sarà un appuntamento elettorale, come sempre, con vincenti e perdenti. Ma, come detto, ora più che mai, alla gente interesseranno più i fatti e le risposte che non i numeri.
Dal nostro punto di vista, dovranno convincere gli elettori soprattutto gli animi dei contendenti. La convinzione di essere davvero vicini alla gente e ai bisognosi, con umiltà. Parola troppo forte? Forse, ma deve ridondare, visto che, dispiace dirlo, nell’ultima amministrazione comunale di umiltà se ne è vista poca.
Ma saremo tutti vittoriosi se……
1) qualcuno, sin da questo momento, avrà il coraggio e appunto l’umiltà di tirarsi indietro, dopo aver già dato;
2) se i candidati sindaco saranno frutto soprattutto di una volontà meditata e convinta piuttosto che di improvvisazione;
3) se nelle scelte verrà dato spazio proprio a quel concetto di partecipazione della base che in questi anni è stata ostacolata da gruppi di potere e da correnti;
4) se i candidati consiglieri comunali abbiano in primo luogo coraggio e convinzione .
Intanto, qualcuno che ha anche avuto ruoli istituzionali, si è già defilato (?), ma, del resto, da tempo non spende più parole concrete per il proprio territorio.
Questi alcuni suggerimenti, per carità, senza presunzione e secondi fini. Ma, ne siamo convinti, un sano contributo giornalistico, in questa fase molto delicata, è molto utile. Ognuno di noi deve dare il proprio contributo. Questa volta, DAVVERO, non si può più sbagliare. E via per sempre gli affaristi e opportunisti , non appartenenti solo alla politica.