Ancora un episodio di bracconaggio nelle campagne di Carovigno, in località “Parco Grande”, dove si registra un’intensa attività venatoria, legata in particolare al passo dei tordi.
I Carabinieri Forestali del Nucleo di Ostuni, allertati dalla Centrale Operativa, sono giunti sul posto al calare del sole e hanno individuato una persona che, con un fucile imbracciato, si è data alla fuga. Il fuggitivo è stato inseguito dai Militari, ma è riuscito a lasciare il fucile a un amico presente sul posto, il proprietario dell’arma, munito di regolare licenza di porto d’armi.
Il fuggitivo è riuscito a far perdere le tracce, ma sono in corso indagini per la sua identificazione, in quanto la zona e i cacciatori che la frequentano sono ben noti ai Forestali. Il cacciatore 63enne proprietario del fucile, che non ha fornito ai Militari indicazioni sulle generalità del compagno di battuta, è stato deferito alla Procura della Repubblica di Brindisi per omessa custodia dell’arma, avendola consegnata a persona sprovvista di licenza, ai sensi della Legge n. 110/1975, art. 20-bis, comma 1.
Sono stati sequestrati il fucile, le munizioni e un cospicuo carniere di selvaggina abbattuta, costituita da tordi e merli.
Nella stessa giornata, nell’ambito delle operazioni di contrasto al bracconaggio in provincia di Brindisi, il Nucleo Carabinieri Forestali di Ceglie Messapica ha deferito alla Procura brindisina un 24enne, sorpreso a praticare attività venatoria nel Bosco Montecchie, senza porto d’armi; gli è stato contestato il reato di porto abusivo di arma comune da sparo, ai sensi degli articoli 12 e 14 della L. 497/1974. Anche in questo caso, fucile, munizioni e un richiamo elettroacustico, che sarà soggetto a confisca in caso di condanna, sono stati sequestrati.
Si evidenzia che, essendo i procedimenti penali ancora nella fase delle indagini preliminari, le persone segnalate sono da considerarsi sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.