Una coltre di fumo nero ha avvolto nella notte Strada Giancola, già conosciuta come terra di nessuno per i continui sversamenti abusivi di rifiuti. Qualcuno, nell’ombra, ha appiccato il fuoco ai nuovi cassonetti dell’Isola Ecologica appena installata da Teknoservice. Le fiamme hanno divorato in pochi minuti le attrezzature da 110 litri, simbolo di un servizio di raccolta che tentava faticosamente di rialzarsi.
È l’ennesimo sfregio al bene pubblico. Un atto vile e deliberato, consumato nel silenzio della notte. Un incendio doloso che ha il sapore di un messaggio inquietante, lasciato come una firma nel buio da ignoti che, ancora una volta, colpiscono quando una nuova azienda entra in scena.
«Succede spesso quando cambiano gli appalti – fanno sapere da Teknoservice con tono amaro – come se ci fosse un comitato silenzioso e criminale che accoglie i nuovi arrivati con il linguaggio del fuoco e della distruzione».
Nel frattempo, resta la cenere. E resta il danno, enorme, per l’intera comunità. I contenitori distrutti erano di proprietà comunale. Il loro ripristino richiederà tempo, denaro, pazienza. E nel frattempo, saranno i cittadini a pagare, in termini di disagio e di sfiducia.
È un episodio grave, che grida l’urgenza di ristabilire legalità, di rafforzare il presidio del territorio e di risvegliare un senso civico che sembra ormai soffocato sotto cumuli di rifiuti e ceneri.